Earth in Mind, a book by notable environmental educator David Orr, opens with two memorable and frightening statistics:L'articolo ipotizza che ci sia un legame tra la presenza di atrazina nell'acqua e l'estinzione delle rane a causa degli effetti di questa sostanza sull'apparato riproduttivo degli anfibi.
- Male sperm counts worldwide have fallen by 50% since 1938;
- There has been a marked decline in populations of amphibians - frogs, toads, salamanders, and newts - world-wide. (enviroblog.org)
Vabbè, e chissene frega di rane e girini. Però, continua l'articolo:
exposure to atrazine is not a frog-only problem. EWG tap water database reported that between 1998 and 2003, 19.1 million people in 702 communities rank water contaminated with atrazine.L'atrazina è un principio attivo ad azione erbicida appartenente alla classe delle clorotriazine, nel più esteso gruppo delle triazine.
In Italia è diventata famosa negli anni ottanta quando il suo livello di tollerabilità venne aumentato per decreto fino a 165 volte sopra i limiti fissati dalla CEE.
Poi è stata finalmente vietata nel 1996.
Quindi, ormai, non c'è n'è più traccia nella nostra acqua?
Non sembra che sia porprio così.
Un'indagine ell'APAT riportata dall'Espresso l'anno scorso rivela che:
"a distanza di quasi 20 anni dal divieto che è stato posto sul suo uso, abbiamo trovato ancora tracce di atrazina: nel 20% dei campioni delle acqua superficiali e nel 15% di quelle sotterranee. In qualche caso si supera addirittura ancora il livello di potabilità."
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