mercoledì 29 ottobre 2008

La ricerca sui virus

Anche ora, in un'epoca libera dalle malattie infettive ma piena di prodotti chimici fatti dall'uomo, scienziati e opinione pubblica condividono un'incredibile preferenza per i patogeni infettivi rispetto a quelli non infettivi. Entrambi condividono un'obsoleta microbofobia ma tollerano il consumo o anche indulgono nel consumo di numerose droghe, mediche o stupefacenti. Inoltre gli scienziati progressisti e chi si occupa di politica non sono interessati agli stupefacenti, alle droghe mediche e alle tossine ambientali prodotte dall'uomo come cause di malattie, dato che i meccanismi e la patogenesi sono prevedibili. Inoltre la prevenzione delle malattie da droga è scientificamente volgare e commercialmente indesiderabile.

Al contrario i patogeni microbici e soprattutto virali sono per gli scienziati scientificamente e commercialmente attraenti. A cominciare da Peyton Rous almeno 10 Premi Nobel sono stati dati negli ultimi 25 anni a virologi. E molti virologi sono diventati biotecnici di successo. Per esempio, un test del sangue per rilevare un virus è un buon affare se il test diventa obbligatorio per i 12 milioni di donazioni annue di sangue negli U.S.A., come per esempio l"'AIDS-test". Lo stesso vale per un vaccino o per un farmaco antivirale che sia approvato dalla Food and Drug Administration.

Migliaia di vite sono state sacrificate a questa inclinazione per le teorie "infettive" delle malattie, anche prima della comparsa dell'AIDS.

La leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) è ritenuta essere causata da un virus. Siccome il virus è molto frequente è considerata da "riattivazione" del virus.
Si sa che moltissimi farmaci possono scatenare la PML.
La scheda Merk non riporta nemmeno la responsabilità dei farmaci.

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Cos'è "Ricerca Indipendente"

Ricerca Indipendente nasce da un'idea molto semplice:

non c'è nessuno più esperto del paziente nella sua malattia
.

Sappiamo invece che la Ricerca Scientifica Ufficiale è sottomessa a tanti interessi tra cui, soprattutto, quelli dell'Industria Farmaceutica.
Per questo le ricerche cliniche spesso non rispondono ai bisogni ed ai quesiti più rilevanti per i pazienti.
Per questo ci sono ricerche che nessuno farà mai.

Perchè ho chiamato (im)pazienti gli interessi che si oppongono alla Ricerca indipendente? Per due motivi: primo, non sono gli interessi dei pazienti; secondo, costituiscono dei veri e propri (im)pedimenti alla ricerca.

L'idea alla base di questo progetto è molto semplice:
  1. raccogliere dai pazienti spunti su cui ricercare (dalla Medicina Basata sull'Evidenza alla Medicina Basata sulle Esperienze)
  2. proporre questi spunti a tutti i pazienti affetti dalla stessa malattia (fase del reclutamento dei pazienti)
  3. raccogliere i dati da tutti i pazienti che hanno partecipato alla fase di sperimentazione e renderli immediatamente disponibili (fase della sperimentazione clinica)
Ad esempio:
  1. un paziente suggerisce che la febbre diminuisce se mangia una banana
  2. proporre a tutti i pazienti con la febbre di mangiare una banana
  3. raccogliere le esperienze di tutti i pazienti che spontaneamente hanno aderito e stabilire che probabilità esiste che mangiando una banana la febbre diminuisca
Questo blog non raccoglierà i singoli studi, per ognuno dei quali verrà avviato un blog indipendente.
Questo blog è lo spazio in cui discutere della Ricerca Indipendente, dei suoi fini, dei suoi mezzi e dei suoi (im)pedimenti.
Questo blog è lo spazio in cui porporre temi su cui sviluppare ricerche indipendenti.